Credo che il destino sia quel mistero che ti conduce verso una meta facendoti credere di essere tu l’artefice della tua scelta, il vero pilota.
Il mio destino è scritto nei colori.
Fin da bambina i colori, le matite, l’odore della carta da disegno e delle gomme erano le sensazioni che più mi piaceva vivere, assaporare, respirare.
Adoravo entrare nei colorifici, nelle cartolerie, amavo disegnare, scarabocchiare, colorare.
Gli studi non mi hanno permesso di sviscerare e vivere appieno questa mia passione e la vita mi ha condotto, con la sua routine e le sue priorità, a rinchiudermi in un ufficio per molti anni.
La passione per l’arte però era sempre viva, anche se coltivata solo come un hobby qualsiasi.
Come dicevo però, il destino aveva altri progetti.
Ad un certo punto dipingere e disegnare diventano una esigenza, una vera e propria necessità.
Poi, come si dice, a volte solo per consolare, a volte perché è veramente cosi: si chiude una porta perché si apre un portone; cosi è stato per me!